virginia rearden

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timidacantante
view post Posted on 31/8/2012, 21:49




ho cercato dappertutto su internet la biografia di questa serial killer., che una volta avevo letto in un libro.. qualcuno sa dire qualcosa riguardo la vita di questa assassina?
 
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W@LLy
view post Posted on 18/9/2012, 10:58




VIRGINIA REARDEN (1932-?)



Luogo omicidi: Stati Uniti - Louisville (Kentucky)
Periodo omicidi: 1972-1987
Vittime: 4 (figlia, secondo marito, madre, amica)



Conosciuta anche con il nome del secondo marito, Mc Ginnis.
Il padre, che aveva servito nel corpo dei Marines, aveva lavorato come guardia di sicurezza in una banca, prima di diventare poliziotto; essendo un alcolizzato, presto, perse il lavoro. Quando nacque Virginia, (era la seconda figlia) andarono a vivere in una piccola casa di legno in una tranquilla cittadina di provincia. Il padre non permetteva che la famiglia avesse alcun contatto con i vicini e non faceva entrare estranei in casa, neanche per una breve visita.
La famiglia di Virginia viveva vita totalmente sgretolata: la casa era sempre sporca e disordinata, il fratello maggiore era considerato un "diverso" dai vicini e la madre, quando il marito era ubriaco e si metteva a dormire, usciva di casa e frequentava un amante. L'unico svago di Virginia erano le uscite con lo zio per andare al cinema.
Il fratello maggiore abusava sessualmente di lei in continuazione e Virginia sviluppò un carattere chiuso e introverso: si metteva in un angolo ed era capace di restare immobile per delle ore, a guardare fisso un punto come se avesse avuto un pensiero ossessivo in testa che non la abbandonava mai. Diventò una ragazza piuttosto alta e robusta e, a scuola, le altre ragazze la evitavano perché sapevano che aveva un temperamento irascibile. A volte, indossava dei brillanti falsi e si muoveva ostentandoli, come se fossero stati veri. A casa, il padre era molto severo, le infliggeva diverse punizioni corporali, soprattutto picchiandola con il frustino del suo cavallo, e la insultava spesso insieme al fratello. Ben presto, iniziò sistematicamente a rubare i portafogli dei suoi compagni di classe. Alla vigilia del sedicesimo compleanno, Virginia montò in sella al suo cavallo e scappò di casa; stette via quattro giorni e, quando rientrò, il padre la frustò a sangue. Una notte, nell'autunno del 1953, lei incendiò la stalla e la guardò bruciare provando un'intensa eccitazione.
Nella primavera del 1954 il padre le uccise il cavallo, con la scusa che mangiava troppo e che non poteva più mantenerlo: Virginia soffrì molto per la morte dell'animale e odiò ferocemente il genitore.
Nell'autunno dello stesso anno (aveva 17 anni) sposò un ragazzo, che frequentava già da tempo, e andò a vivere a casa dei suoceri. Con il passare dei mesi, iniziò ad avere più cura del suo aspetto, a cominciare dall'acconciatura dei capelli, ma, nello stesso tempo, iniziò anche a ingrassare. Con il marito, aveva una sessualità davvero intensa.
Oltre che piromane, era anche cleptomane e si mise a rubare prodotti alimentari nei supermercati, vestiti e biancheria intima; in altre occasioni, si comprava dei vestiti nuovi senza dire niente al marito e facendogli solo trovare i conti da pagare. Un giorno, nel 1955, il marito tornò a casa dal lavoro e lei gli chiese dov'erano i soldi che aveva guadagnato; lui le rispose che non sapeva dove li aveva messi, allora Virginia, cambiando improvvisamente espressione, prese un coltello e tentò di colpire l'uomo.
A maggio, partorì un figlio maschio e, per un periodo di tempo, il suo carattere sembrò calmarsi. Dopo qualche mese, il marito si accorse che Virginia lo tradiva con altri uomini e ciò non fu una sorpresa per lui, dato che, già da ragazza, aveva reputazione di essere molto libera in materia di costumi sessuali (nella zona, si diceva che avesse perso la verginità andando contemporaneamente con due ragazzi). Neanche il secondo figlio le modificò il comportamento: continuò, infatti, a rubare compulsivamente, ad andare con altri uomini e ad essere violenta con il marito.
Nell'inverno del 1958, Virginia incendiò la loro casa mentre marito e figli dormivano e si mise all'esterno a guardare le fiamme che bruciavano (fortunatamente, il marito si svegliò e riuscì a salvarsi insieme ai figli). Nel 1959 venne arrestata per aver incassato diversi assegni falsi. Due anni dopo, incendiò di nuovo la sua casa e, alla fine del 1966, divorziò dal marito (nel frattempo aveva avuto una figlia) e tornò a vivere con il padre, incendiando anche la sua casa. In seguito si sposò altre due volte, ma i matrimoni non furono particolarmente felici.
Fra il 1972 e il 1987, uccide la figlia, il secondo marito, la madre e un'amica e la motivazione principale degli omicidi sembra essere quella economica: sulla vita di tutte le vittime, riscuote una polizza d'assicurazione.
La Rearden è molto metodica ed organizzata e simula delle morti accidentali per non insospettire la polizia. Uccide la figlia simulando un' "impiccagione accidentale". Quando il secondo maritò si ammalò di cancro, lei si spacciò per un'infermiera professionale e iniziò ad assisterlo, avvelenandolo.
La terza vittima fu la madre, assassinata da un'overdose di insulina. L'ultima vittima era stata una ragazza con la quale aveva stretto amicizia e che aveva ucciso spingendola in un burrone e simulando una caduta accidentale, dopo averla drogata con un medicinale che annullava la percezione dello spazio e del tempo.
Il 30 marzo 1992 Virginia Rearden viene condannata all'ergastolo senza possibilità di libertà sulla parola.



Fonte

 
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timidacantante
view post Posted on 18/9/2012, 17:51




ti ringrazio molto.. mamma mia che brutta storia, la piu brutta abbia mai sentito.. avevo letto due ani fa la sua biografia, e mi ricordavo il particolare di lei che fuggiva di casa e una volta ritornata veniva picchiata a sangue dal padre.. se ci penso sto male

 
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W@LLy
view post Posted on 19/9/2012, 07:33




Figurati!^^
Eh sì, brutta storia!! Poi ci si domanda chi/cosa li abbia spinti a diventare assassini.. Perdinci, guardategli in casa!!! ._.
 
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3 replies since 31/8/2012, 21:49   384 views
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