Gilles De Rais, Barbablù

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Dr. Lecter
view post Posted on 8/11/2011, 16:52




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Nome Completo: Gilles De Montmorency-Laval barone di Rais

Soprannome: Barbe bleue (Barbablù)

Status: defunto

Nato il: 10/9/1404

Morto il: 26/10/1440 (impiccato)

Vittime: dalle 140 alle 200

Modus Operandi: rapiva o acquistava giovanetti da famiglie disperate e li smembrava per compiere riti occulti

Armi di preferenza: sostanzialmente armi da taglio

Gilles de Rais fu un bambino di straordinaria intelligenza, con spiccate capacità nell'apprendimento del latino. Di nobili natali, a soli undici anni rimase orfano di entrambi i genitori (la madre morì di malattia ed il padre ucciso da un cinghiale durante una battuta di caccia), e fu affidato al nonno materno, Jean de Craòn. Nel 1420 visse alla corte del Delfino Carlo, futuro Carlo VII. Jean de Craòn provò a farlo sposare con Jeanne de Paynol, una ricca ereditiera, ma senza successo; fu un fallimento anche il tentativo di matrimonio con Beatrice de Rohan, nipote del duca di Bretagna. Infine riuscì nell'intento di accrescere le ricchezze di Gilles facendogli sposare un'altra ereditiera, Catherine de Thouars, che Gilles rapì (cosa non rara all'epoca) per accelerare le trattative con la famiglia di lei. In ogni caso, pare che tra i due fosse davvero sbocciato l'amore.

Dal 1427 al 1435, de Rais fu comandante nell'esercito reale e prestò servizio anche durante le campagne di Giovanna d'Arco contro gli inglesi. Nel 1429, appena venticinquenne, si guadagnò il titolo di Maresciallo di Francia in seguito alla strepitosa vittoria riportata dai francesi nella battaglia di Patay contro le truppe inglesi.
Morto il nonno, nel 1432 ereditò un'immensa fortuna, accumulata dal suo avo con estrema rapacità e destrezza, cui si aggiungevano le ricchezze dei de Rais e quelle della moglie, ritrovandosi così ad essere uno degli uomini più ricchi del suo tempo. Ritiratosi dal servizio militare, iniziò a spostarsi da un castello all'altro nei suoi domini, dandosi ad una vita opulenta e raffinata, finanziando spettacoli teatrali e dissipando il suo notevole patrimonio, fino ad essere costretto ad intaccare la sua ricchezza svendendo alcuni possedimenti. Fu in quel periodo che, per cercare di ritrovare la fortuna, cominciò a interessarsi all'occulto, motivo per cui affidò al suo cappellano, Eustache Blanchet, il compito di procacciargli alchimisti ed evocatori di demoni. Fu proprio questi a recarsi in Toscana, a quell'epoca terra di grandi innovazioni culturali, e ad incontrare a Firenze Francesco Prelati, un giovane monaco spretato aretino dedito all'occultismo, che assoldò e portò con sé in Francia nel 1439. Nel frattempo Gilles de Rais aveva continuato a spendere forti somme di denaro nel tentativo di ottenere la pietra filosofale per recuperare le proprie ricchezze. Prelati, invece, convinse de Rais che avrebbe potuto mantenere ricchezze e potere solo sacrificando esseri innocenti al demone "Barron", nome inventato dallo stesso Prelati giocando sul titolo nobiliare dei de Rais. Gilles de Rais, a quell'altezza cronologica, aveva già ucciso bambini ed adolescenti maschi. In questa attività era sempre stato aiutato dal fedele valletto Étienne Corillaut, detto "Poitou", che gli procurava i ragazzini spesso comprandoli per un tozzo di pane da famiglie di disperati.

Il 15 maggio 1440 de Rais rapì un giovane prelato di nome Jean Le Ferron, fatto che indusse il vescovo di Nantes ad indagare sui suoi crimini passati. Dopo la liberazione di Le Ferron, nell'autunno dello stesso anno de Rais fu arrestato ed il 13 ottobre cominciò il processo, basato su quarantanove capi d'accusa.

De Rais inizialmente accusò i propri inquisitori di volerlo processare per sottrargli le sue ricchezze (de Rais si era già distinto in precedenza per l'atteggiamento polemico o apertamente violento nei confronti del clero), quindi, sotto tortura, confessò una quantità enorme di crimini di incredibile efferatezza. La confessione dei misfatti, una volta trascritta, pare abbia fatto inorridire a tal punto i giudici, che i passi più espliciti non furono contemplati tra le prove. Secondo la confessione, de Rais avrebbe più volte mutilato, violentato ed ucciso dei ragazzi; avrebbe quindi mozzato loro le membra e la testa insieme ai suoi complici, per poi giudicare quale fosse "la più bella" ed offrirla a Satana. Quante siano state le sue vittime non si sa esattamente, siccome si ritiene che la maggior parte dei cadaveri siano stati bruciati, ma il numero dovrebbe aggirarsi tra 80 e 200; doveva trattarsi, nella maggior parte dei casi, di individui maschi tra i sei ed i diciotto anni. Il 26 ottobre de Rais, insieme ai due servitori e complici, Henriet Griart e Poitou, fu giustiziato mediante l'impiccagione e il rogo, ma non prima di ricevere l'assoluzione dai peccati commessi da parte di un sacerdote.
Nella tradizione popolare Gilles de Rais divenne Barbablù, per via della sua barba nera dai riflessi bluastri, personaggio fissato verso la fine del Seicento dallo scrittore di corte Charles Perrault nei suoi "Contes de ma mère l'Oye".
[da wikipedia]
 
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kyle butler
view post Posted on 15/11/2011, 12:56




CITAZIONE (Dr. Lecter @ 8/11/2011, 16:52) 
Gilles de Rais fu un bambino di straordinaria intelligenza, con spiccate capacità nell'apprendimento del latino.

e mia madre si disperava che da bambino non mi impegnavo abbastanza.... ringrazia!
 
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2 replies since 8/11/2011, 16:52   130 views
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