| Il 90% dei serial killer sono di sesso maschile, le donne serial killer infatti uccidono soprattutto per vendetta o tornaconto personale. Il gentil sesso preferisce strangolare o avvelenare le proprie vittime, mentre negli uomini c'è un maggior coinvolgimento fisico, perciò ricorrono alle armi, bianche o da sparo, alle mani nude..a qualsiasi cosa! Un interessante argomento di riflessione è il fatto che la maggioranza dei serial killer è localizzata nelle aree di maggiore sviluppo, come gli Stati Uniti (che con il 90% dei casi detiene il primato) o l'Europa (l'Italia è terza al mondo, dopo l'Inghilterra), addirittura i casi registrati crescono proporzionalmente con il progresso: dal 1960 a oggi i serial killer sono praticamente raddoppiati, arrivando all'incredibile statistica di un omicida seriale ogni milione di abitanti. Potremmo dibattere ore, incolpando lo stress della vita moderna o il sistema consumistico, ma sta di fatto che con gli anni si sono affinati anche i metodi di indagine e qualche serial killer del passato potrebbe averla fatta franca, soprattutto quelli "nomadi", che non colpiscono mai nella stessa città o Stato.
Fino ai primi anni '70, periodo boom dei serial killer made in U.S.A., gli sceriffi delle varie contee non avevano un metodo per confrontarsi con avvenimenti accaduti in altre città, e così era anche nel resto del mondo. Perciò se un killer commetteva un omicidio in una piccola comunità e poi ne compieva un altro in una città a 50km di distanza, gli sceriffi delle due contee indagavano su due omicidi diversi, cercando due assassini diversi.
Oggi non è più così, grazie al lavoro dell' F.B.I., e delle polizie di tutto il mondo. Gli investigatori hanno a disposizione database di informazioni, classificazioni e potenti strumenti di comunicazione per mettere in relazione omicidi accaduti anche in Stati differenti (Crime Linkage).
In Italia agisce l'Uacv (Unità per l'analisi del crimine violento), istituita nel 1995, e composta da ispettori, fisici, chimici, biologi, psicologi, periti balistici, grafici, disegnatori, informatici. Essa agisce ogni qualvolta avvenga un delitto e a propria disposizione ha strumenti a dir poco fantascientifici, come computer in grado di ricostruire tridimensionalmente le dinamiche o di ricreare virtualmente e a dimensione umana gli eventi e i luoghi del misfatto. Come al solito, in Italia si fa un uso sbagliato delle tecnologie, ecco quindi approdare in televisione i potenti mezzi investigativi dell'Uacv, sotto forma della "SuperMoviola" ne "Il Processo di Biscardi". Fiore all'occhiello dell'Uacv è il Sacs, un sofisticato sistema di memorizzazione, inventato a Roma e poi adottato in tutto il mondo, che consiste in una vastissima banca dati contenente foto di migliaia di scene del crimine e informazioni su migliaia di crimini diversi, dall'omicidio alla rapina, il tutto memorizzato in un sistema informatico neuronale, ovvero che riproduce le attività di elaborazione utilizzate dal cervello umano.
Fonte:Occhirossibiografic.htm
|