, Six Feet Under

Six Feet Under è una serie televisiva statunitense andata in onda sul network via cavo HBO dal 3 giugno 2001 al 21 agosto 2005 riscuotendo enorme successo, in America così come nel resto del mondo. La fine anticipata della serie è stata voluta dall'autore Alan Ball (gli ascolti sono stati molto buoni sino all'ultimo episodio), che si è ispirato alla morte della sorella.

Il nome richiama la profondità a cui s’interra una bara negli Stati Uniti (6 piedi).

In Italia la serie è approdata su Italia 1 il 24 marzo 2004 in seconda serata trasmettendo le prime tre stagioni in prima visione assoluta, il ritardo della messa in onda è dovuto al tema forte di cui parla (la morte). In seguito la serie è stata trasmessa in replica con le sue prime tre stagioni dal network satellitare Fox, presente su Sky Italia, e che ha trasmesso le repliche con pochissima differita di tempo rispetto a Italia 1 che mandava gli inediti. Tutt'ora la quarta e la quinta stagione sono ancora inedite in Italia ma Italia 1 le trasmetterà nell'autunno 2008 dopo la mezzanotte. Dal 3 luglio la serie è approdata su Cult, canale satellitare presente su Sky Italia, e che replicherà le prime tre stagioni per poi trasmettere la quarta e la quinta stagioni inedite. Dal 2 maggio 2008 la serie sarà replicata dalla seconda stagione sul canale Iris del Digitale Terrestre, con la trasmissione di quarta e quinta serie.
La serie ha riscosso un discreto successo in Italia ed è stata seguitissima e molto amata soprattutto in Gran Bretagna, dove ha vinto numerosi Emmy Award.


Trama:
La serie comincia con Nate Fisher (Peter Krause), figlio di un impresario funebre che, in seguito alla morte del padre (Richard Jenkins), decide a malincuore di diventare socio dell'azienda di famiglia insieme al fratello David (Michael C. Hall). Il nucleo famigliare include la madre Ruth (Frances Conroy) e la sorella Claire (Lauren Ambrose). Gli altri personaggi principali sono l'impresario e amico di famiglia Federico Diaz (Freddy Rodriguez), la fidanzata di Nate, Brenda Chenowith (Rachel Griffiths) e il compagno di David, Keith Charles (Mathew St. Patrick).

Da un certo punto di vista, la serie si può collocare nel genere drammatico convenzionale, trattando temi come la famiglia, le relazioni, l'infedeltà e la religione. Tuttavia, allo stesso tempo, è soprattutto una serie incentrata sull'argomento della morte, indagata su molteplici livelli (personale, religioso e filosofico). Ogni episodio inizia con un decesso - le cui cause vanno dall'annegamento, all'attacco di cuore, alla Sindrome della morte improvvisa del lattante - in base al quale viene stabilito il tono della puntata, permettendo ai personaggi di riflettere sulle proprie fortune e sventure. Lo show possiede, oltretutto, una forte dose di humor nero e surrealismo.

Spesso la trama si dipana mostrando le conversazioni immaginarie tra uno dei personaggi e la persona morta all'inizio dell'episodio. A volte, tali dialoghi si svolgono con defunti ricorrenti, come Nathaniel Fisher Senior. Il creatore del telefilm Alan Ball ha affermato che essi rappresentano il monologo interiore dei personaggi esposto in forma di conversazione esterna anche se, in alcune occasioni (come l'apparizione di Nathaniel Fisher Senior alla fine dell'ultimo episodio della prima stagione) i defunti interagiscono fra di loro. Inoltre, in diverse occasioni i morti danno informazioni ai viventi che questi ultimi non avrebbero potuto conoscere altrimenti. L'insieme dei dialoghi con le persone defunte è legato anche al genere del realismo magico.


Fonte: Wiki

questa è una serie che devo assolutamente recuperare, me lo sono ripromessa da tempo e sto lentamente procurandomi il materiale, ovviamente lo guarderò in lingua originale, doppiato non ci riesco più XD

io ho visto il pilot su CULT, ma non riesco a vederlo in italiano O_o
procederò con i miei tempi (cioè maratona delle serie) appena ho l'ispirazione

sicuro!!!

in che senso come?
io ho già tutte e 5 le serie (i sub ita invece ci sono solo per la quinta ) ma al momento non ho l'ispirazione giusta per vederli.
come maratono non so, dipende a volte solo nei weekend, se mi prende "male" sono capace di vederne 2/3 al giorno.

si episodi.. eh io non arrivo a questi livelli anche perchè non sono un vampiro
no vabè il giorno dopo si lavora, non posso stare alzata tutta notte .lol:

Ho letto tutti commenti positivi in giro...
avevo visto il pilot tempo fà,mi aveva deluso il personaggio di micheal,non accettavo che fosse Gay.

Ora sono buono intenzionato!Sono curioso.Fiducia per Micheal.

Sono arrivato alla 2x01,e ora di dire qualcosina. Il titolo in questione(2x01) dell'episodio è "Il gioco della vita."
Non poteva starci titolo migliore...
perchè,parliamoci chiaro...la vita non è un gioco?a volte così macabro è spaventoso che non sai nemmeno se riderci su o piangere,o non dormire la notte...
E quasi buffo come un telefilm che sul tema specifico che parla di morte,nel contempo parla di più di VITA.E ironica la cosa...
e MALEDETTAMENTE così realistico,che dopo aver visto questo serial vedi le cose in un'altro modo.
Si può morire all'improvviso,stai bene di salute,di tutto...e pufff incidente stradale!Muore sul colpo.
"La vita e così breve".(Cito un'altro titolo di un episodio) che non sai se il giorno dopo ci sarai,quindi non rimandare mai a domani quando una cosa puoi farla oggi.

I personaggi sono TUTTI ben fatti,ognuno con i suoi "problemi",che non puoi fare a meno di legarti a loro,Alan Ball è un grande su questo campo...(già sperimentato con True Blood).

Un'altro tema forte che conduce il serial è L'omosessualità.Un tema forte,si rischia di rimanere soli,criticati,anormali,esseri insignificanti.Ma giustamente dicono,ma se noi siamo fatti così..che possiamo farci?
Possiamo stringere i denti per cambiare?Siamo così forti?

Dalle situazioni più bizzarre,a situazioni tristi e forti,come la morte di un bambino di 15 giorni.
Prometto che mi sta facendo riflettere parecchio,e che vedo le cose in un'altro modo... certe volte mentre sono in macchina mi vengono i Flash che potrei investire,o che magari non arriverò all'indomani,ma sono pensieri che volano...e che mi fanno ancora di più vivere la vita a giorni,momenti,senza pensare "troppo" al futuro.
D'altronde,la vita è un gioco. Dobbiamo giocare,affrontare,vivere,ridere,piangere,fare musoni.... fino alla fine dei nostri giorni,in quell'istante non puoi più fare nulla,al di là della vita che ci sarà dopo,non lo sappiamo,magari si riuniscono a giocare a carte la sera,magari si guardano anche i telefilm,questo ancora non lo sappiamo... che ci resta?
Giocare,giocare su cosa "sappiamo",finchè non arriva la scritta "Game Over."E i giochi sono finiti.


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Humor Nero On: speriamo che finisca tutta la serie prima di morire! Humor nero Off.